Città universitaria, Siamo Enna, “nessun passo, che fa il sindaco?”

Il gruppo consiliare Siamo Enna incalza l’amministrazione comunale del sindaco Dipietro in merito alla Città universitaria e teme che il piano sia finito dentro un cassetto.  “La città alta non gode dei tanti vantaggi derivanti dall’università e quest’ultima non gode del cuore della città. Anche quest’anno accademico si aprirà probabilmente senza che si siano fatti passi concreti nella direzione annunciata e auspicata” spiegano i consiglieri di Siamo Enna, Campanile, Contino, Torregrossa e Trovato.

La vicenda

Al momento, di certo c’è l’intesa tra il Comune di Enna e l’Università Kore sulla permuta che prevede lo scambio della Casa del mietitore con il terreno nella zona di Scifitello solo che, come ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio comunale, Paolo Gargaglione, occorre il vaglio del Consiglio comunale.

“A tal proposito, ci associamo alla preoccupazione espressa dal presidente del consiglio qualche giorno fa circa il silenzio assordante che è caduto sul tema. Alcune dichiarazioni sentite sotto l’effetto dell’entusiasmo iniziale ci erano sembrate amministrativamente difficili da realizzare, ma ci siamo fidati e affidati ai dichiarata del sindaco” spiegano gli esponenti del gruppo Siamo Enna.

Università importante ma che fa il sindaco?

Nella sua analisi, il gruppo Siamo Enna pungola l’amministrazione, sospettando che dietro la mancata definizione della Città universitaria si nasconde qualcosa.

“Sappiamo che il sindaco – dicono i consiglieri di Siamo Enna – ha costituito un tavolo tra i dirigenti del comune per studiare e confezionare gli atti amministrativi necessari per concretizzare il progetto ambizioso di fare di Enna una città universitaria. Perché ad oggi Enna è sede territoriale di una prestigiosa università (e di un’altra più giovane ma in costante crescita), ma non è ancora una città universitaria. Vorremmo capire l’amministrazione a che punto è? Se ci sono ripensamenti politici o intoppi burocratici”.

Eppure, “qualche mese addietro, alcune forze politiche che sostengono l’amministrazione pensavano di organizzare comitati cittadini per indurre la governance della Kore a spostare ad Enna alta qualche facoltà. Poi la svolta. Una ritrovata intesa tra la governance cittadina e quella della Kore, anche grazie alla mediazione di tutte le forze politiche consiliari, sembrava avere  compiuto il miracolo” analizza il gruppo di Siamo Enna.

L’attacco politico

Infine, i consiglieri muovono un attacco a tutto tondo all’amministrazione Dipietro. “Dallo scellerato rimpasto in poi, abbiamo assistito – dicono – alla perdita della maggioranza che inevitabilmente ha reso più difficile la realizzazione dei programmi di governo; abbiamo dovuto fare i conti con l’inesperienza di quasi tutti i nuovi assessori che ha determinato un arresto dell’attività di governo della città che si riscontra nei pochi atti che giungono in Consiglio e nelle commissioni consiliari. Tutto fermo”