Dimensionamento scolastico, il no con flash mob del liceo Colajanni

Hanno deciso di protestare con un flash mob gli studenti del liceo classico di Enna, Napoleone Colajanni, che sono contrari al piano di dimensionamento scolastico.

Le ragioni del no

Gli studenti ritengono che la loro voce sia stata soffocata in quanto il loro rappresentante aveva chiaramente manifestato con il suo “no” a tutte le proposte; per questo la comunità studentesca ha voluto sottolineare il proprio dissenso con un chiaro messaggio di protesta. A tal proposito si esprime così il rappresentante degli studenti Jacopo Mario Gessaro: “Abbiamo deciso di comune accordo di volere esprimere il nostro dissenso non con un’azione prepotente come l’occupazione del plesso, ma formando ed educando tutti noi al problema tramite lo svolgimento di varie attività. L’obiettivo finale deve chiaramente essere la ricerca di un forte dialogo con le nostre istituzioni regionali e nazionali, riponendo in esse piena fiducia per trovare una soluzione in grado di mediare tra le tue parti. Ritengo che la questione non abbia alcun colore politico e che derivi piuttosto da una clausola prevista per l’erogazione dei fondi del PNRR decisa dall’Unione Europea. Auspico fortemente uno sforzo collettivo non solo da parte del mondo istituzionale, ma anche e soprattutto una mobilitazione da parte degli studenti delle altre province siciliane.”

Il presidente della Consulta degli studenti

Aggiunge Giovanni Marzo, presidente della Consulta provinciale degli studenti: “Mi sono già espresso negativamente a nome degli studenti quando, nel corso della conferenza provinciale, ho con convinzione votato contro tutte le proposte avanzate dall’USP, non ritenendole adeguate alle caratteristiche del nostro territorio in cui il trend demografico è in continuo calo e la densità della popolazione è tra le più basse d’Italia, la viabilità non è certo adeguata ai bisogni e difficili, inoltre, sono i collegamenti garantiti dai trasporti pubblici. Pertanto, ho ritenuto per niente a norma di legge la proposta avanzata dall’USP riguardante l’istituzione del polo liceale e tecnico-professionale, poiché questi ultimi possono essere istituiti solo in aree ad alta densità demografica, con efficienza della rete dei trasporti e sostenibilità dei tempi di percorrenza. Inoltre, anche se la normativa nazionale prevede il passaggio da una media di 600 alunni ad una di 900 per le istituzioni scolastiche, il decreto assessoriale regionale n. 1543 del 02/08/2023 prevede che si possa mantenere un numero minimo di 400 alunni nei comuni montani. Pertanto, ad Enna, comune montano, sia l’IIS “N. Colajanni” sia il Liceo Scientifico “P. Farinato” e, soprattutto, l’I.I.S. “A.Lincoln” potrebbero mantenere la loro autonomia poiché la popolazione scolastica dei tre istituti rientra nei parametri previsti per i comuni montani”.

Il lavoro in settimana

Nel corso della settimana appena trascorsa i ragazzi hanno partecipato a laboratori tematici volti alla comprensione delle norme che regolano la questione alla produzione di articoli di giornale come interviste o editoriali sul tema, alla creazione di prodotti multimediali, cartelloni cartacei e slogan di sintesi.

I laboratori

 Inoltre sono stati attivati laboratori di poesia e organizzati dibattiti su altre tematiche attuali quali la violenza sulle donne, l’importanza della Costituzione e varie questioni geopolitiche. Il fine di questa rimodulazione didattica è stato esprimere chiaramente il dissenso contro provvedimenti calati dall’alto, che mostrano scarsissima considerazione dell’identità dei singoli istituti.