Salute femminile, bollino rosa all’Umberto I di Enna

L’Ospedale Umberto I di Enna è stato premiato con due bollini rosa da Fondazione Onda per l’attenzione dedicata alla salute femminile. La Fondazione ONDA, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, ha assegnato i Bollini rosa per il biennio 2024/2025 a 367 ospedali, tra cui l’Umberto I di Enna, che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, con attenzione “anche a quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere”. 

Premiazione a Roma

La premiazione è avvenuta in una cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute. “L’assegnazione dei Bollini Rosa conferma il riconoscimento della qualità offerta all’utenza dai servizi e strutture del Dipartimento Materno Infantile”, sottolinea Francesco Iudica, Commissario Straordinario dell’ASP di Enna. “L’assegnazione dei Bollini Rosa, confermata anche quest’anno, costituisce un motivo di orgoglio e lo sprone a migliorare ulteriormente i risultati raggiunti”.

I medici

Per la dottoressa Loredana Disimone, Direttore del Dipartimento Materno Infantile: “Il coinvolgimento attivo degli operatori multidisciplinari e l’attenzione alla promozione della salute nella sua globalità hanno premiato ancora una volta l’Ospedale Umberto I e l’intera Azienda Sanitaria Provinciale di Enna”.

Tra i responsabili dei reparti e servizi che hanno contribuito alla costruzione dei percorsi virtuosi rivolti alla cura delle patologie femminili, vi sono, oltre alla dottoressa Loredana Disimone, le dottoresse Lucia Lo Presti, Oriana Ristagno, Daniela Sambataro, Linda Vitali, e i dottori Giuseppe Cuccì, Giovanni Bologna, Renato Valenti e Pierfranco Mirabile.
“L’11a edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda “rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate.

I criteri

Tra i criteri di valutazione tenuti in considerazione, vi sono: “… la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale”.