Infiltrazioni nella scuola, affondo di Patto civico all’assessore

Non sono piaciute al gruppo di Patto civico per Calascibetta le parole dell’assessore alla Pubblica istruzione, Maria Rita Speciale che, in merito alle infiltrazioni d’acqua in un locale della scuola di infanzia Cicirello, ha spiegato dell’esistenza dei lavori, attualmente in corso, e delle condizioni di sicurezza degli alunni. Inoltre, in merito alla conoscenza del problema ha detto di aver ricevuto la segnalazione dall’istituto il 24 novembre scorso.

“Segnalazione a settembre”

I consiglieri di minoranza ritengono, invece, che il problema era esploso alcuni mesi prima. “E’ indispensabile precisare – dicono i consiglieri di Patto civico per Calascibetta – che la prima segnalazione dei genitori per iscritto fu ricevuta dalla scuola ad inizio anno, a metà settembre. La scuola, a sua volta, informava il Comune di tale segnalazione, non il 24 Novembre come affermato dall’Assessore che è la data dell’ulteriore sollecito, ma immediatamente”.

“Eseguito un primo intervento”

Gli stessi esponenti politici giurano che in quello stesso locale si era già verificato un primo intervento, evidentemente non sufficiente per risolvere il problema.

“Qualche giorno – dicono – dopo l’inizio dell’anno scolastico, ci fu un primo intervento, non risolutivo, da parte dell’ufficio tecnico sulla parete interna della sezione B, piena di muffa. Ciò dimostra anche che il Comune ne era a conoscenza, ma anche che non c’è stata una verifica degli edifici da parte dell’Assessore prima dell’apertura degli stessi. Quest’ultimi e soprattutto l’ultima sezione in fondo di Cicirello sono, ormai da anni, particolarmente esposti alle infiltrazioni tanto che quando ci sono stati forti temporali è stato necessario raccogliere l’acqua con i secchi”.

Chiamata in causa l’Asp

I consiglieri di Patto civico tirano in ballo l’Asp al fine di conoscere le reali condizioni del locale e comprendere se gli alunni svolgono attività didattica in ambienti salubri.

“Sarebbe interessante a questo punto sapere cosa ne pensa l’Asp, l’unica autorità che ci può convincere che nell’aula in quelle condizioni si respiri aria salubre e che può così dare serenità alle famiglie” dicono i consiglieri di minoranza che si rivolgono all’assessore alla Pubblica istruzione.

“Vorremo chiedere – dicono gli esponenti di Patto civico all’assessore se per Lei, vivere in un ambiente umido (aspettiamo che il muro si asciughi!) e maleodorante con le finestre aperte fino a Natale, non è potenzialmente pericoloso per la salute dei bambini, costretti a stare nell’aula cinque ore a respirare aria malsana?”

La soluzione

Per gli esponenti dell’opposizione, c’era una soluzione. “Bastava spostare l’aula altrove per qualche giorno ed evitare che nella parete in cui era presente la prima muffa, si infiltrasse anche ulteriore acqua piovana con l’avvicinarsi dei mesi invernali ma abbiamo già visto all’opera l’assessore nel Ronde “CITTÀ DI CALASCIBETTA”, e quindi non potevamo aspettarci di più di un tardivo cronoprogramma natalizio”