Aggressione razzista, Pd, “non unico caso a Piazza”

“Non è la prima volta che in città assistiamo ad episodi di violenza che hanno come protagonisti giovani e minorenni che riversano la propria rabbia nei confronti di persone fragili, anziani, propri coetanei, cittadini provenienti da altri paesi, sino ad arrivare ad aggressioni razziste”.

Il Pd di Piazza su aggressione

Lo affermano gli esponenti del Pd di Piazza Armerina in merito al caso dell’aggressione a sfondo razzista da parte di un giovane, che era in compagnia di altri ragazzi, ai danni di una 38enne somala, costretta a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale Chiello. Una delegazione del Partito democratico afferma di essersi recata nella struttura sanitaria per esprimere solidarietà alla donna, così come ha fatto il sindaco, Nino Cammarata, nelle ore successive all’aggressione.

“Convocare una seduta in Consiglio”

“È necessario pensare e organizzare una strategia educativa che coinvolga il Comune, le scuole, le agenzie educative e tutte le associazioni cittadine perché in particolare le giovani generazioni colgano le opportunità di una società mista e plurale, non richiudendosi in atteggiamenti razzisti e violenti” spiegano gli esponenti del Pd di Piazza Armerina che lanciano una proposta al presidente del Consiglio comunale.

“Per questo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di convocare con urgenza una seduta dedicata a questo specifico problema, per dare atto dell’importanza della cultura della convivenza e della condanna di ogni forma di violenza e discriminazione” si legge nel documento del Pd.

La denuncia dell’Anpi

Sulla vicenda è anche intervenuta l’Anpi, associazione nazionale partigiani di Italia, che imputa alla politica delle responsabilità

“Ma da dove vengono queste pulsioni? sono germogliate da sè nelle loro piccole teste o sono invece il risultato – si legge nel documento – di una strategia dell’odio e della paura pianificata e promossa dall’alto? Gli istigatori dell’odio e del razzismo non abitano nei piani bassi della società ma nei piani alti della politica. Il disprezzo della donna e degli immigrati, la difesa delle frontiere dall’invasione, lo spauracchio della sostituzione etnica, la costituzione di ronde, più o meno organizzate o spontanee, come sembra essere quella vista tristemente all’opera nelle strade di Piazza Armerina, sono da tempo le logore parole d’ordine e gli slogan delle destre. All’intossicazione della mente e dei cuori rispondiamo ora con una forte mobilitazione delle coscienze”.