Elezioni, il ritorno in campo dei partiti

Anche a Enna si stanno scaldando i motori per affrontare le prossime competizioni elettorali. La più vicina è quella prevista per il prossimo mese di giugno, che chiamerà i cittadini a rinnovare il Parlamento europeo, la più lontana è quella che si svolgerà il prossimo anno per eleggere il nuovo sindaco e la più incerta è certamente quella che restituirebbe ai cittadini il diritto di votare direttamente gli organi dell’ente di area vasta.

I sistemi elettorali

Se per le europee, caratterizzate dal sistema proporzionale, ognuno correrà per la propria lista, i nodi al pettine arriveranno quando si affronteranno le competizioni di tipo maggioritario, cioè quelle basate sulle
alleanze.

L’esperienza civica

Ora, rispetto alla prime due elezioni amministrative, in cui ha avuto la meglio l’attuale sindaco Dipietro, il contesto politico è decisamente cambiato. Nove anni fa, l’unico partito organizzato era quello che espresse la candidatura di Crisafulli e cioè il partito democratico. In assenza degli altri partiti politici la proposta civica, più o meno consapevolmente, riuscì a fare breccia nell’elettorato ennese.

Il ritorno dei partiti politici

Oggi quell’esperimento non potrebbe più ripetersi e non solo perché abbandonato nel 2° mandato dallo stesso Dipietro che non esitò a dichiararlo, ma perché i partiti politici (soprattutto quelli di centro-destra) si sono ripresi, a cascata, la scena politica nazionale, regionale e quindi locale. Prova ne è che negli ultimi mesi si sono celebrati i congressi provinciali della Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro e di Fratelli d’Italia ai quali, a breve, seguirà anche quello di Forza Italia. Ciò significa che gli elettorati di centro-destra e di centro-sinistra saranno attratti dai rispettivi partiti politici che si presenteranno con le propri liste e con i propri simboli.

Il “terzo incomodo”?

In tale nuovo scenario, che sostanzialmente finirà per ripristinare il modello elettorale bipolare, gli spazi per un “terzo incomodo” saranno certamente stretti ma, se ci fossero, sarebbero certamente più genuini.

Massimo Greco