Emergenza idrica, Ati, “situazione preoccupante”

“E’ innegabile che siamo preoccupati per questa situazione”. Lo afferma il presidente dell’Ati idrico di Enna, Nino Cammarata, in merito alla riduzione dell’acqua, nell’ordine del 25 per cento, per 16 Comuni ennesi e per la zona industriale del Dittaino, decisa da Siciliacque per la mancanza d’acqua, causata dalla siccità, della Diga Ancipa.

Attesa per la pioggia

“Abbiamo scelto di informare tempestivamente i nostri concittadini di una situazione che ci preoccupa,
avvertendo tuttavia al tempo stesso che stiamo lavorando per affrontarla e fronteggiarla al meglio delle
nostre possibilità – dice il presidente Cammarata -. È chiaro che la soluzione non dipende da noi, ma
dall’arrivo di precipitazioni che non ci sono state, se non in minima parte, nel cuore dell’inverno”.

La Diga Ancipa

L’Ancipa è l’invaso da cui dipende l’approvvigionamento idrico di quasi tutta la provincia di Enna e di parte del Nisseno e dell’Agrigentino.

Si prospetta una estate difficile

“Abbiamo subito avviato una serie di tavoli tecnici, nell’auspicio che la situazione possa evolvere per il
meglio nelle prossime settimane – prosegue il presidente Cammarata -. Tutti però devono sapere che per
affrontare i mesi caldi con serenità occorrerebbero 23 milioni di metri cubi d’acqua all’interno dell’Ancipa,
che attualmente ne contiene 5 milioni. Questo, una quantità preoccupante poiché irrisoria, determina la
situazione di crisi. E questo ha costretto Sicilia Acque a ridurre di un quarto i prelievi”.

I Comuni che non hanno problemi

Tra i Comuni che non subiranno disservizi ci sono Regalbuto, Centuripe o Catenanuova che, avendo sorgenti proprie, non avranno alcuna riduzione. “Anziché procedere all’organizzazione di turni, come avvenne in passato in provincia di Enna, per il momento si procede a una riduzione in alcune ore, a tappeto, della fornitura del servizio”