Una grande Croce per il centro papa Giovanni XXIII

Il Centro di assistenza religiosa e Sociale “Papa Giovanni XXIII” a Valguarnera ben presto diventerà realtà. I lavori per la ristrutturazione sono già in itinere ed oggi come preludio al nuovo inizio di primavera sarà
piantata una grande Croce di 6 metri che ne rappresenterà il vessillo. A tale riguardo dalla Chiesa Madre alle ore 16,15, partirà un pellegrinaggio di fedeli per raggiungere il Centro che si trova in contrada Marcato, ben visibile per la sua maestosità, dalla salita della SP4 alle porte di Valguarnera.

Segno di speranza

“La Croce, costruita dai fratelli poveri della Missione di Palermo “vuole rappresentare un segno di speranza e di rinascita per tutto il nostro territorio” – comunica don Samuel La Delfa-. Essa, lungo
tutto il percorso, sarà portata a spalla dai pellegrini. All’evento parteciperanno i fratelli poveri palermitani accompagnati da don Pino Vitrano responsabile della Missione ed il Vescovo della Diocesi Mons.
Rosario Gisana che celebrerà la Messa.

“In un tempo in cui paure, delusioni, inimicizie sembrano dominare l’esistenza dell’uomo, – continua don Samuel – la croce, piantata nel giorno della primavera, diventa quel faro di luce in grado di illuminare ogni uomo e ogni donna, pioggia che bagna i nostri deserti e sole che riscalda i nostri cuori ricordando che l’ultima parola spetta sempre alla Vita e mai alla morte. Chiunque volesse unirsi può farlo, sia da Valguarnera che dagli altri paesi. La Missione è di tutti; come diceva il caro fratel Biagio: tutti uniti- conclude-per costruire un mondo migliore”. 

Le polemiche

Dunque il Centro “Papa Giovanni XXIII” ben presto diventerà realtà. Non sono stati in pochi a Valguarnera nelle settimane scorse a nutrire dubbi e perplessità in merito alle finalità della missione, intravedendo piuttosto in quello che sta per nascere un luogo di accoglienza per immigrati, tanto da essere stata chiesta, dalla consigliera Gaetana Telaro alla sindaca Draià, un’assemblea pubblica, per sgombrare il campo da ogni dubbio. Ma dalle parole di Don Samuel, la missione pare avere tutt’altro spirito.
Rino Caltagirone