Siccità e crisi agricola, “anticipare le somme del 2024”

“Nell’immediato occorre liquidare le risorse economiche spettanti agli agricoltori attraverso una semplificazione burocratica, prorogare la scadenza delle cartelle, e sospendere il pagamento delle rate di mutui contratti dagli agricoltori per poi successivamente rateizzali”. Lo afferma l’agronomo Andrea Scoto che per anni si è occupato dello sviluppo rurale del territorio per il Libero consorzio comunale di Enna in merito al problema della siccità che sta penalizzando in modo evidente le imprese agricole e zootecniche.

Ecco i danni all’agricoltura

L’agronomo, nel dettaglio, spiega quali sono i danni per l’intero comparto. “Un dato oggettivo- evidenzia l’agronomo Andrea Scoto-  è che per la coltivazione dei seminativi sono già stati anticipati mediamente dagli agricoltori per l’acquisto di sementi, fertilizzanti, oltre che per le lavorazioni oltre 400 euro ad ettaro che non potranno essere recuperati per la oramai acclarata perdita della produzione”.

“Complessivamente i seminativi – aggiunge – ed i pascoli interessano oltre l’80 per cento dell’intera superficie agricola del territorio per un totale di circa 200 mila ettari che complessivamente hanno impegnato le aziende per circa 100 milioni di euro per le anticipazioni e per l’acquisto straordinario di foraggio. Per le produzione di grano, degli altri cereali, delle leguminose e delle foraggere i danni sono di notevole entità con conseguenze economiche insostenibili per gli agricoltori e per gli allevatori esasperati per la mancanza di foraggi”.

Anticipazione delle somme

 “Concretamente è auspicabile – aggiunge – che si proceda ad una consistente anticipazione già a maggio 2024 delle somme spettanti per l’annata in corso agli agricoltori relativi agli incentivi Pac, del biologico ed altri aiuti maturati dalle aziende. Ciò aiuterebbe a resistere in attesa delle necessarie riforme. Occorre un impegno coordinato delle Istituzioni nella direzione della semplificazione del sistema del pagamento dei contributi. In considerazione degli inevitabili effetti della siccità sulle produzioni è indispensabile scollegare il pagamento degli aiuti a prescindere dalla compromissione della presenza uniforme della coltura nel campo. E’ prevedibile, infatti, quest’anno una produzione a macchia di leopardo o ancora peggio una produzione che non arriverà a termine per la raccolta”.