Famiglie più povere, “antidoti per non soccombere”

Conoscenza e aggregazione per non soccombere. Questo l’antidoto suggerito da Ugo Mattei e Maurizio Davi nel convegno di venerdì ad Enna.

L’analisi delle crisi

Nel corso dell’incontro è stata evidenziata dai relatori la scarsa trasparenza nella diffusione delle informazioni, inoltre “la conseguente mancanza di conoscenza di fatto avvantaggi chi ha interesse a mantenere un ruolo di dominanza e mira a speculare anche e soprattutto in  occasione di eventi sconvolgenti come le grandi crisi succedute all’abbattimento delle Twin Towers, al default Lehman Brothers, allo “spread” Italia, al Covid 19, alla guerra Ucraina – Russia e  Palestina – Israele” si legge nel documento diffuso dagli organizzatori dell’evento.

L’impoverimento delle famiglie

Gli stessi relatori, durante il dibattito, hanno sostenuto come questo sistema ha causato “speculazioni che hanno generato a danno delle famiglie e delle imprese italiane”  e cosa più grave “una crescente concentrazione della ricchezza è detenuta  da poche mani”.

Gli antidoti

Sono stati indicati dei possibili antidoti contro “questa economia sempre più competitiva e discriminatoria, a questa perdita di umanità e di cooperazione nelle relazioni tra individui e tra imprese”. Tra questi, la conoscenza applicata e la coesione tra i soggetti più deboli del contesto socio economico del paese, nello specifico delle piccole e medie imprese.

“In questo scenario Generazioni Future, che in collaborazione con Metamorfosi ha organizzato la serata, si è impegnata a continuare l’opera di informazione – si legge nella nota degli organizzatori – e diffusione della conoscenza e di promuovere l’aggregazione di soggetti privati ed imprese per un progetto aperto e diffuso in cui la conoscenza applicata deve essere il motore in grado di  generare fiducia e di sviluppare strumenti concreti, come piattaforme di cooperazione contro-egemoniche condivise ed efficaci”