Chi vuole essere il sindaco di Enna? Le strategie ed il rischio di Cetto La Qualunque
Enna-Cronaca - 29/06/2025
Come nel calcio mercato, momento molto appassionante per i tifosi che in estate sognano l’acquisto di grandi calciatori in grado di spostare gli equilibri della propria squadra, anche nella politica l’arrivo della stagione calda coincide con il desiderio di vincere le elezioni. A Enna, il campionato più ambito, nel 2026, è quello delle amministrative che, comunque, chiuderanno l’era di Maurizio Dipietro.
I nomi caldi
E così, cominciano a girare i nomi, al momento di quelli che sono attualmente in prima linea, tra cui il presidente del Consiglio comunale, Paolo Gargaglione, l’assessore al Bilancio, Rosalinda Campanile ed il fresco assessore regionale all’Energia, Francesco Colianni.
Il fronte politico ennese è, comunque, molto frastagliato in entrambi gli schieramenti di Centrodestra e Centrosinistra. Il primo sta ancora pagando gli strascichi della cocente sconfitta elettorale alle elezioni del Libero consorzio, il secondo, invece, non appare, così esteso da strappare un largo consenso. Ed allora, cosa sta accadendo? Nell’analisi politica, ViviEnna ha raccolto il pensiero di un navigato giornalista, Paolo Di Marco.
“Attivo è il fronte – spiega il giornalista Paolo Di Marco – del cosiddetto centrosinistra dove un fine stratega di lungo corso qual è l’ex senatore Mirello Crisafulli capisce bene che se il Pd non riesce ad allargare i propri confini è condannato a recitare in campagna elettorale un monologo che di certo non è la via principale per vincere. Ad Enna a sinistra del Pd c’è veramente poco e la galassia del M5S sembra del tutto svanita. Ecco quindi che da tempo è stata stretta una intesa con Noi Moderati. Secondo i rumors, quest’ultima componente, punterebbe a candidare a sindaco l’attuale presidente del consiglio comunale Paolo Gargaglione con la benedizione di un altro grande ex della politica, Michele Lauria”.
Crisafulli, Lantieri e Cuffaro
Ed in merito alle frizioni del Centrodestra, a seguito delle elezioni dell’ex Provincia, lo stesso Di Marco parla di accordi trasversali, peraltro non nuovi, che coinvolgerebbero il Barone rosso Crisafulli, la Dc e la parlamentare regionale forzista, Luisa Lantieri.
Per chi suona la Campan…ile
“Il Pd di Crisafulli avrebbe stretto un asse di ferro con la parte di FI che fa riferimento alla vicepresidente dell’Ars Luisa Lantieri e alla Nuova Dc di Totò Cuffaro. Accordo che ad oggi, secondo molteplici spifferi, non disdegnerebbe di candidare a primo cittadino l’assessore al Bilancio Rosalinda Campanile forte di una stretta amicizia con la Lantieri. Ma i rumors segnalano che l’assessore avrebbe ringraziato e declinato l’offerta. Il motivo è presto detto, si rende conto che la base del Pd ribolle essendo estremamente ostile alla sua possibile candidatura. Di lei in molti non hanno dimenticato oltre un decennio di cruente battaglie contro il partito e il suo leader. Non solo ma Rosalinda Campanile avrebbe difficoltà a vestire la maglia di FI e Dc considerata la sua anima di sinistra”.
Nel campo del Centrosinistra, come analizza Di Marco, l’area del Pd legata all’ex sindaco Paolo Garofalo, “avrebbe in mente di preparare una lista di candidati in consiglio e spera nell’investitura di Tiziana Arena” ma nel mazzo del Pd ci sarebbe anche il nome di “Stefania Marino, parlamentare nazionale” mentre è silente l’area del deputato regionale, Fabio Venezia.
Il Fronte del Centrodestra che non ama Lantieri
Ma c’è anche un Centrodestra che non ama la sempre rampante Lantieri, specie il parlamentare europeo Marco Falcone che ha attribuito a lei la sconfitta alle elezioni del Libero consorzio. Sulla linea di Falcone, ci sarebbero Fratelli d’Italia ed il Mpa-Grande Sicilia, anch’esso critico nel post elezioni all’ex Provincia specie con la Dc.
Il rischio Cetto La Qualunque
Nella sua analisi, però Di Marco fa una considerazione che è in voga nel mondo della politica ennese, cioè che l’impasse rischia di mettere sulla rampa di lancio un “Cetto La Qualunque”, un soggetto in grado di sparigliare le coalizioni”.