Terremoto a Valguarnera, nell’inchiesta sui rifiuti anche 3 dirigenti comunali

Ci sono anche 3 attuali dirigenti del Comune di Valguarnera indagati dalla Procura di Enna nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Calogero e Giuliano Traina, i due imprenditori dell’Agrigentino al vertice dell’azienda per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti a Valguarnera.

Il coinvolgimento di Giarratana

E’’ ipotizzata l’accusa di frode nelle pubbliche forniture e nel registro degli indagati, come riportato da Grandangolo Agrigento, ci sarebbe anche Vittorio Giarratana, a sua volta arrestato nelle settimane scorse in relazione all’inchiesta della Procura di Agrigento per presunte tangenti in cambio di appalti ma in quel caso i fatti non riguardavano Valguarnera. Giarratana è stato di recente sollevato dall’incarico dalla sindaca Draià dopo l’esplosione del caso giudiziario.

L’appalto

L’aggiudicazione da parte del Comune di Valguarnera viene effettuata il 1^ marzo 2021. I problemi iniziano sin da subito. Qualche giorno dopo infatti, il rappresentante legale della General Montaggi, che sino a febbraio aveva avuto l’affidamento del servizio in via provvisoria e che si era classificata 3^ nella gara, invia un esposto all’autorità nazionale anticorruzione (Anac) al Comune, all’Urega e all’Assessorato regionale dell’Energia, chiedendo di fare piena luce sulla procedura di affidamento. Secondo il legale rappresentante infatti, quella gara era da invalidare per mancanza di requisiti da parte della ditta vincitrice. Nell’aprile del 2023 ben 5 consiglieri comunali di minoranza richiedono una convocazione straordinaria del consiglio per istituire una commissione speciale sui
rifiuti. I riflettori dei 5 consiglieri infatti, si accendono sulla quantità di umido prodotto nonché sui costi di conferimento.

I dati

I dati della SRR6, riguardanti Valguarnera e relativi all’anno 2022, risultavano- secondo quanto dichiarato- ben più consistenti rispetto a Comuni più grossi con cifre notevolmente maggiori rispetto al 2020, in pieno periodo Covid il cui consumo alimentare era maggiore. L’allarme era però scattato nell’agosto
precedente allorquando la consigliera Filippa D’Angelo e altri suoi colleghi di minoranza, denunciarono al civico consesso l’aumento spropositato di umido. Per ovviare al problema chiesero un servizio di pesatura dei rifiuti organici in partenza da Valguarnera. Il Consiglio Comunale votò quell’atto ed impegnò l’Ente ad avviare l’iter per la pesatura, ma nonostante numerosi solleciti non è mai avvenuta.

La questione rifiuti si arricchisce di un nuovo capitolo nell’ottobre 2023 allorquando dopo le numerose
denunce e segnalazioni dei consiglieri comunali di opposizione presentate in consiglio comunale ed agli organi competenti è arrivata una diffida ufficiale dal dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Sicilia con la quale veniva obbligato il Comune a trasmettere i dati sulla raccolta differenziata (dichiarazione di veridicità) relativi all’anno 2022. Dati che sarebbero stati non allineati rispetto a quelli presenti sulla piattaforma. La nota fu inviata al Sindaco, al responsabile dei servizi di raccolta rifiuti/ igiene ambientale,
al responsabile comunale della Trasparenza e anticorruzione, al Presidente del consiglio comunale, al Presidente della SRR Enna.

La commissione di indagine

Nel dicembre 2023 poi, su richiesta dei consiglieri di opposizione venne nominata dal consiglio comunale una commissione d’indagine sui rifiuti avente per oggetto la verifica e le modalità di aggiudicazione della gara alla ditta vincitrice; il contenuto del capitolato d’appalto e dell’applicazione di esso; del conferimento dell’umido, dell’indifferenziata e degli ingombranti; della mancata pesatura dei rifiuti, in particolare della
quantità di umido prodotta, quest’ultima parecchio difforme- secondo quanto denunciato più volte in Aula- rispetto ai dati pubblicati dalla SRR6.


Nell’aprile 2024 la commissione fu però costretta a consegnare foglio bianco perché secondo quanto denunciato dai consiglieri Angelo Bruno, Giuseppe Speranza e Filippa Greco non messa nelle condizioni di espletare il proprio mandato, “per comportamento omissivo- scrissero- dei funzionari comunali preposti che non hanno mai consegnato i documenti richiesti e che quindi non ha consentito di avviare la fase d’indagine conoscitiva ed ispettiva sulla gestione dei rifiuti”. A seguito di ciò qualche settimana dopo è partito da parte dei consiglieri Giuseppe Speranza e Angelo Bruno un esposto alla Procura della Repubblica di Enna.