Caldo record, allerta rossa nell’Ennese e Catenanuova si prepara all’inferno

Nella settimana più calda dell’anno che porterà in Sicilia temperature da girone infernale, c’è un Comune dell’Ennese dove l’attesa si fa davvero rovente. E’ Catenanuova che detiene ancora il record d’Europa con 48,5 gradi centigradi toccato nel 1999 anche se anche Floridia, Comune del Siracusano, “rivendica” lo stesso primato, con 48,5 registrati nel 2021.

Allerta rossa

E così Catenanuova, tutte le volte che il sole si abbatte sulla Sicilia, fa parlare di se per il caldo soffocante, del resto le previsioni su quello che ci aspetterà in questa settimana sono ormai arcinote e proprio nella giornata di ieri la Protezione civile regionale ha diramato l’allerta rossa nell’Ennese, che, insieme a Caltanissetta, Catania e Messina, è a rischio incendi.

I temi caldi nell’Ennese

Del caso di Catenanuova, che conta poco meno di 5 mila abitanti, ne ha parlato il quotidiano nazionale la Repubblica che ha anche aperto un focus sullo spopolamento, fenomeno in netta crescita ed uno dei temi più dibattuti sulle pagine di ViviEnna. Come emerso in un recente articolo in circa 23 anni, la provincia di Enna ha perso quasi 30 mila abitanti, a testimonianza della scarsa attrattività del territorio, a corto di servizi, le strade su tutte, con le attività economiche in declino ed offerta sanitaria balbettante, se non insufficiente, per cui, con un futuro così fosco, i giovani preferiscono andarsene. Insieme a loro anche gli anziani, che raggiungono i figli al Nord Italia per  badare ai nipoti. E senza aiuti statali, le famiglie hanno deciso di farsi un proprio welfare. La grande scommessa sono i lavori per il raddoppio ferroviario che renderà la Sicilia più vicina e veloce ma oggi il tema è il caldo ed i cittadini, come al solito si preparano ad affrontarlo.

“Stiamo a casa”

Un anno fa fu peggio per via della crisi idrica e della drastica riduzione dell’erogazione che mise a dura prova la resistenza degli accaldati abitanti di Catenanuova. “Siamo pronti da sempre — assicura a Repubblica il primo cittadino Antonino Impellizzieri — il caldo sopra i 40 c’è sempre stato. Stiamo in casa durante il giorno e usciamo la sera”, del resto non c’è molto altro da fare”