Lo scandalo rifiuti, è bagarre in aula, i sospetti del Pd, “perché tutti i lavori a ditte agrigentine”?

La sindaca di Valguarnera Draià, il cui Comune è stato travolto da uno scandalo giudiziario sulla vicenda rifiuti non molla e passa al contrattacco rimandando al mittente le accuse dei suoi avversari politici, alcuni dei quali ne chiedono le dimissioni per una questione di etica politica.

5 ore di dibattito e la difesa della sindaca

E’ stato acceso il dibattito sulla questione rifiuti che ha visto impegnato il consiglio per oltre 5 ore. La sindaca nel suo lungo discorso ha detto che non ha niente da temere e che sulla vicenda non ha alcuna responsabilità. “Ho chiesto sempre agli organismi di controllo di vigilare attentamente e di esercitare sulla materia ogni tipo di controllo. Se c’è qualcuno che ha sbagliato, compreso la ditta Traina paghi, io do solo indirizzi politici e non mi posso sostituire agli uffici che agiscono autonomamente. In merito alla vicenda giudiziaria- continua- non entro nei fatti oggetto di indagine, c’è la magistratura che sta compiendo il proprio lavoro verso la quale ripongo tutta la mia fiducia, siamo pronti in qualsiasi momento a collaborare qualora dovessero chiamarci. Adesso posso fare solo delle considerazioni di carattere politico e dico che la nostra amministrazione ha operato sempre con responsabilità, impegno, lealtà, senso del dovere, h 24.”

I sospetti del Pd

Non sono dello stesso avviso i consiglieri di opposizione. Speranza del PD è un fiume in piena e si chiede in riposta al sindaco: “come fa a declinare ogni responsabilità essendo pedissequamente informata su tutto quanto accada negli uffici? Due sono le cose: o lei è stata sempre al corrente di tutto e cerca di fingere o è stata talmente inadeguata ed impreparata non accorgendosi di nulla. Delle due l’una”. Ed ancora: “dopo il terremoto giudiziario avvenuto, lei- rivolgendosi alla sindaca- per una questione di etica politica avrebbe dovuto fare il primo passo, quello di dimettersi e non aspettare le risultanze della magistratura”.

L’esponente PD entra poi nel campo degli appalti e si pone altri interrogativi. Come si spiega che tutti gli appalti siano stati conferiti per affidamento diretto ad imprese provenienti tutte dell’agrigentino? Asilo nido, villa comunale, scuola Pavone, chiesa di San Liborio, togliendo lavoro ad imprese e tecnici locali penalizzate da questa amministrazione? Capitolo rifiuti: La sindaca – continua Speranza- ha ribadito che dal 2005 al 2023 la quantità dei rifiuti è in linea col passato non tenendo però conto che da quella data Valguarnera ha perso circa 1600 abitanti ed i prezzi sono aumentati vertiginosamente”.

Draià, “non accetto accuse di complicità”

Draià replica a Speranza affermando “che Valguarnera è il primo Comune della Provincia per raccolta differenziata attestandosi attorno al 73% e se il costo dei rifiuti è aumentato è perché tutto il costo della vita è aumentato sottolineando che prima di lei c’erano le discariche abusive adesso non ce ne sono più, e ripete ancora che se qualcuno ha frodato è giusto che paghi il conto, il sindaco ha fatto sempre il proprio dovere. ”Io-continua- posso accettare tutto ma non accetto che qualcuno affermi in quest’aula che possa essere stata complice e che qualche consigliere si sia sentito minacciato. Se è così vada a denunciare. Io ripeto ho piena fiducia nel lavoro della magistratura nel momento in cui dovremmo essere indagati per qualcosa, decideremo il da farsi nell’interesse della comunità.”

Le altre voci dell’opposizione

La consigliera Greco invece non si capacita del fatto che ogni tipo di appalto, compreso la manutenzione del verde pubblico, sia stato conferito a ditte di Agrigento, la provincia da cui proviene il capo dell’ufficio tecnico Giarratana.” Angelo Bruno: “Dalle dichiarazioni del sindaco devo dedurre che quasi quasi dovremmo chiederle scusa, ad essere in torto siamo noi essendoci sbagliato del tutto, compreso gli organi inquirenti che sui rifiuti stanno facendo indagini. Lei -continua rivolgendosi alla sindaca- ha una responsabilità politica non solo sui rifiuti ma anche su altro. Non ha mai dato peso ai nostri dubbi e alle nostre sollecitazioni, tanto da costringerci ad andare a denunciare in Procura visto che non ci ha ascoltato. Il consiglio inoltre, ha votato un atto di indirizzo per l’acquisto di un bilico che serviva per pesare i rifiuti in partenza, ma lei non ha dato seguito. Sugli ingombranti poi deve spiegarci il motivo perché ha sospeso questo servizio, la gente non sa più dove collocarli. Il re è nudo cara sindaca e ne tragga le conseguenze”. Sugli ingombranti la sindaca ha risposto che stanno studiando un luogo ove portarli. Il consigliere Luca Bonanno infine, ha chiesto senza se e senza ma le sue dimissioni per chiaro fallimento politico e amministrativo. Sono seguiti successivamente gli interventi dei consiglieri di maggioranza Telaro e Auzzino e D’Angelo e Capuano dell’opposizione. Come si evince il clima al Comune è caldissimo, nessuno dopo 5 ore di dibattito, ammette colpe e mancanze, ognuno rimane sulle proprie posizioni. Sarà la Magistratura a deciderne il destino