Stop ai medici gettonisti, Italia Viva, “possibile chiusura dei reparti nell’Ennese”
Enna-Cronaca - 04/08/2025
Rischiano di chiudere alcuni reparti degli ospedali dell’Ennese dopo il divieto, su scala nazionale, di assumere medici gettonisti, specie nei Pronto soccorso che sono decisamente i più sguarniti. “Ci sarà il caos con ricadute pesantissime sulle prestazioni del servizio sanitario” dicono scrivono Davide Faraone, vice-presidente nazionale di Italia Viva, e Antonio Craxì, già professore ordinario di Gastroenterologia dell’Università di Palermo, nel blog di Italia Viva Sicilia.
Lo scenario su Enna
“Province come Enna e Caltanissetta, dove il 70% dei turni notturni è gestito da gettonisti, potrebbero registrare chiusure temporanee dei reparti” dicono i due esponenti di Italia Viva che elencano altre criticità. “Sovraccarico strutturale: il deficit cronico di 1.494 unità tra medici e infermieri (dati Agenas 2024) costringerà il personale stabile a turni forzati, con un incremento stimato del 35% delle ore straordinarie”.
Caos nella sanità in Sicilia
“Mentre la media nazionale di turni coperti da gettonisti è del 18%, in Sicilia si supera il 60% negli ospedali metropolitani e raggiunge picchi dell’80% in strutture come l’AOOR Villa Sofia–Cervello di Palermo. Nel 2024, la Regione ha speso 10,3 milioni di euro per questi contratti (seconda solo alla Lombardia), con costi orari fino a 100 € per medico. Entro fine ottobre 2025, il 42% dei 1.852 contratti attivi scadrà, lasciando scoperti circa 778 turni mensili in Pronto soccorso. Un ulteriore 26% (482 contratti) cesserà entro marzo 2026. L’impatto sui servizi e sul territorio si manifesterà in Sicilia, con un effetto a cascata, a tre livelli: 1) Tempistica: agosto-settembre 2025 coincidono con picchi turistici (+30% di accessi ai PS) e carenza di personale in ferie”.