Brutale pestaggio a Calascibetta, la maggioranza fa saltare la discussione in Consiglio

Non è stata dibattuta in Consiglio comunale la brutale aggressione avvenuta l’8 settembre scorso a Calascibetta da parte di un branco, composto da circa 20 persone, ai danni di un 17enne di Enna.

“Le ragioni di opportunità”

Patto civico per Calascibetta ne aveva chiesto la trattazione in aula ma come fanno sapere dai banchi dell’opposizione, la maggioranza ha preferito glissare l’argomento per “ragioni di opportunità”.  Inoltre, il Presidente del Consiglio avrebbe tentato di trovare un’intesa per firmare all’unanimità un documento congiunto per stigmatizzare quella violenza ma la maggioranza, anche in questo caso, avrebbe preferito soprassedere.

Il capogruppo di Patto civico per Calascibetta

“Ieri c’è stata l’ennesima prova – si legge nella nota di Patto civico per Calascibetta – della miope politica di questa maggioranza, in linea con il comportamento istituzionale del Sindaco che non ha fatto una dichiarazione ufficiale di scuse pubbliche subito dopo l’accaduto, come se i fatti in esame che hanno fatto parlare in negativo della Città pure al Tg1, non fossero addirittura accaduti all’interno di una Sagra organizzata dal Comune stesso e dalla Pro Loco.

“Avevamo creato i presupposti  per rimediare pubblicamente – spiegano da Patto civico per Calascibetta – ma la Maggioranza non ha voluto cogliere l’occasione per evidenziare ai giovani l’importanza del confronto civile, mai violento, e riaffermare la secolare tradizione di accoglienza della comunità Xibetana. Si è persa l’opportunità di stigmatizzare l’episodio e di esprimere solidarietà al giovane di Enna e alle famiglie xibetane, composte tutte da persone perbene, coinvolte.  Calascibetta, con questo esempio dato da Istituzioni troglodite, va sempre più indietro non solo dal punto di vista economico, commerciale e di unità di abitanti ma anche a livello sociale e comportamentale”