Morte Larimar, per i periti fu suicidio, dubbi della sorella: “Nella corda Dna non della famiglia”
Piazza Armerina - 15/11/2025
“Al dolore per la morte ingiusta di mia sorella io e la mia famiglia aggiungiamo l’indignazione per come siamo stati trattati dato che non abbiamo alcuna notizia ufficiale che le indagini siano state chiuse”. A parlare è Dioslary, la sorella maggiore di Larimar, trovata morta il 5 novembre dello scorso anno nel giardino della propria casa a Piazza Armerina.
I dubbi della famiglia
La giovane aveva avuto un alterco con una compagna di scuola e dopo essere rientrata a casa, approfittando dell’assenza momentanea dei genitori, si sarebbe uccisa impiccandosi ad un albero. “ Se l’autopsia sembra concludere per il suicidio per la morte di mia sorella qualcuno dovrebbe spiegarci perché sulla relazione tecnica di genetica, a firma del biologo della polizia, si legge che la corda che avrebbe strangolato Larimar presenta tracce di due dna compatibili con due contributori maschili che, a quanto ne sappiamo, non sono riconducibili a nessun membro della mia famiglia. Attendiamo di sapere che fine ha fatto la nostra denuncia per omicidio presentata in procura ad Enna. E’ passato un anno e credo che la nostra famiglia abbia il diritto di sapere”.