Dramma povertà, la Caritas di Piazza Armerina: “Assistiamo 20 mila persone”

di Giacomo Lisacchi

Oggi si celebra la IX Giornata Mondiale dei Poveri, dal titolo “Sei tu, mio Signore, la mia Speranza”, che assume quest’anno un’importanza ancor maggiore perché all’interno dell’anno giubilare.

Il programma

La Caritas diocesana di Piazza Armerina, per ricordare questa giornata promuove nel Vicariato di Niscemi varie iniziative che vedrà la partecipazione dei diaconi permanenti ai quali il vescovo ha affidato i Centri di Ascolto. Il programma prevede: ore 12 –Incontro e commensalità del Vescovo e dei Diaconi con la comunità LED di Niscemi; ore 15,30-Inaugurazione del Centro di Ascolto Cittadino sito in via Tiziano 130 presso scuola don Milani; ore 16,30 Chiesa Sacro Cuore di Gesù, relatore don Pietro Riggi sul tema: “La Creatività nella Carità: segno di Speranza; ore 18,30 Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Rosario Gisana.

I dati sulla povertà della Caritas

“Quest’anno festeggiamo e celebriamo la giornata dei Poveri a Niscemi –commenta il direttore diocesano della Caritas, don Mario Zuccarello- e nell’occasione inaugureremo il Centro di ascolto cittadino che nasce per collaborare con le parrocchie e nel quale possono convergere gli operatori della Caritas. Nei centri di ascolto, con le persone che chiedono aiuto, cerchiamo di instaurare un dialogo per valutare le difficoltà e i bisogni, individuando le modalità di aiuto più consone e attivando i canali possibili per concretizzare il sostegno. Sono circa 6 mila e 500 famiglie in tutta la diocesi che, a oggi, assistiamo nei centri di ascolto della Caritas che comprendono in totale circa 20 mila persone. Il nostro compito oggi – prosegue don Mario – è anche educativo e stiamo cercando di far capire questo alle persone che si rivolgono a noi. Quando qualcuno si rivolge al centro di ascolto lo accogliamo, lo ascoltiamo e cerchiamo di capire che tipo di problema abbia; tra l’altro, solo così riusciamo anche a capire chi ha veramente bisogno del nostro aiuto. Per quanto riguarda gli alimenti, interveniamo solo nelle situazioni di reale emergenza”.