La fiamma olimpica a Enna tra gioia, nebbia e protesta dei Pro Pal

La fiamma olimpica delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 ha attraversato oggi Enna, facendo tappa nel cuore della Sicilia in una giornata segnata dal maltempo. Il transito della fiamma rappresenta uno dei momenti più simbolici del cammino olimpico: un rito che unisce territori diversi nel nome dei valori dello sport, della pace e della cooperazione internazionale. Anche per Enna il passaggio ha assunto il valore di un riconoscimento e di una partecipazione ideale all’evento olimpico.

La protesta durante il passaggio del tedoforo

Nel corso del passaggio di uno dei tedofori si è registrata una manifestazione di protesta da parte di alcuni componenti del Comitato Pro Pal, movimento impegnato nella difesa dei diritti del popolo palestinese. I manifestanti hanno esposto cartelli e slogan per richiamare l’attenzione sulla situazione in Medio Oriente.

La protesta si inserisce nel solco delle iniziative annunciate già nella giornata di ieri, quando erano state preannunciate azioni dimostrative contro la partecipazione di Israele ai Giochi olimpici. L’iniziativa si è svolta senza incidenti, sotto il controllo delle forze dell’ordine, e non ha interrotto il regolare svolgimento della staffetta.

Lo sport e l’attualità internazionale

Il passaggio della fiamma olimpica, tradizionalmente associato a un messaggio di unità e neutralità, si è così intrecciato con temi di forte attualità internazionale. Un elemento che conferma come eventi di grande rilevanza simbolica diventino spesso anche spazi di espressione del dissenso civile.

Nonostante la nebbia e il contesto segnato dalla protesta, la tappa ennese della fiamma olimpica si è svolta regolarmente, proseguendo il suo viaggio verso le prossime destinazioni italiane, in vista dell’apertura dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026.