Valguarnera. Come avrebbe detto Peppino De Filippo a Totò la legge è legge e va rispettata
Valguarnera - 27/02/2023
Valguarnera. Come avrebbe detto Peppino De Filippo a Totò “La legge è legge e va rispettata” e nessuno può sindacare! Ed Al Comune di Valguarnera nonostante il bilancio comunale langua gli amministratori la legge la rispettano in pieno. Ci riferiamo al nuovo adeguamento sulle indennità di sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio, stabiliti da una nuova legge regionale. Non solo adeguamenti ma anche arretrati di gennaio e febbraio. Alla nuova DC, che in Consiglio Comunale è rappresentata dalla consigliera Filippa Greco, non si danno pace perché visto le condizioni dell’Ente, avrebbero potuto ritardare o disattendere. Il sindaco in base al nuovo adeguamento verrà a percepire mensilmente 4002 euro, il vicesindaco 2001 euro, gli assessori attorno a 1800, in base alla loro attività lavorativa, al lordo delle imposte naturalmente.
“Ci sono però leggi – scrive in una nota il coordinamento locale della nuova DC – che, per dignità personale e politica si possono anche disattendere o ritardare. Delibera dirigenziale che, guarda caso, è un tutt’uno: adeguamento, impegno e liquidazione. questa volta l’amministrazione è stata efficientissima. Tutto in un colpo solo. Vero, l’adeguamento è stabilito da una legge, la 234 del 30/12/2021 e porterà a regime (nel 2024) l’indennità dei Sindaci che amministrano Comuni da 5001 a 10000 abitanti, a circa 4000 € e cosi a cascata per vicesindaco e assessori. Ma è anche vero -continua la nota- che l’adeguamento è direttamente imputato alle risorse dell’Ente: “in percentuale delle proprie entrate rispetto al totale delle entrate nonché dell’ammontare del bilancio di parte corrente”; così riporta la delibera. Potremmo entrare nel merito tecnico per capire se la percentuale di incremento delle indennità è realmente coperta dalle voci in entrata del bilancio; ma entreremmo in un aspetto esclusivamente tecnico e di laboriosa elencazione e dovremmo chiedere il supporto del Dirigente del Servizio Economico e Finanziario che, guarda caso, non è più in carica dal giorno prima della delibera. Affrontiamo invece l’aspetto politico e sociale. E’ più che giusto che le funzioni di carica vengano retribuite per l’impegno profuso nella gestione amministrativa dell’Ente. Ma sarebbe stato altrettanto giusto se gli amministratori avessero fatto un esame di coscienza per capire se era il caso ed il momento di fare questo adeguamento. Adeguamento che è indegno se lo parametriamo alla situazione finanziaria dell’ente e di tante famiglie valguarneresi che tra aumenti vari e maggiori tasse (vedi mancata approvazione dello stralcio fiscale) e perdita del sostegno al reddito (eliminazione del RdC voluto da Fratelli d’Italia- il partito dove è coordinatore il vicesindaco). fanno fatica ad arrivare a fine mese. Ma più di tutti dovrebbero indignarsi i tanti commercianti Valguarneresi che hanno contribuito alle spese del Carnevale Valguarnerese con le loro elargizioni volontarie (???)”.
Così conclude la nota: Dovrebbero non solo indignarsi ma chiedere personalmente indietro le somme date perché l’aumento delle indennità erano già note a Sindaco e vicesindaco, molto tempo prima dell’organizzazione del Carnevale. (Legge n° 234 del 30/12/2021 e legge di Bilancio 2022). Sicuramente avrebbero fatto un gran bella figura se, accettando l’integrazione e l’adeguamento, avessero destinato sin da subito le maggiori somme ottenute per finanziare il Carnevale e altre attività benefiche a favore della comunità come l’acquisto di materiale didattico per le nostre scuole dove molti insegnanti acquistano personalmente di tasca propria parte dei materiali di consumo. Ancora una volta assistiamo ad un atto amministrativo che comporta esclusivamente il personale vantaggio; assistiamo ad una pericolosa regressione ed assenza di figure apicali che potrebbero sempre più portare ad una gestione personalistica della cosa pubblica; assistiamo alla quasi totale assenza di iniziative concrete degli assessorati comunali se non iniziative esclusivamente folkloristiche e di minima incidenza sul tessuto socio-economico del territorio se non per pochi e fidati amici”.
Rino Caltagirone