Conti in rosso e scontri istituzionali, è caos totale a Valguarnera
Valguarnera - 01/05/2025
Amministrare un Comune come Valguarnera è diventata una vera impresa. Commissari ad acta che si insediano annualmente per approvare il bilancio, revisori contabili che si dimettono, dirigenti e
funzionari che vanno e che arrivano, deficit milionario, personale ridotto all’osso. Mentre ancora del bilancio di previsione 2025-2027 non c’è alcuna traccia.
La questione dei revisori
Un guazzabuglio insomma, nel quale è difficile districarsi. L’ultima querelle, quella innescata dai revisori contabili che costano alle casse comunali decina di migliaia di euro e che scrivono all’assessorato regionale alle autonomie locali, per sapere se sono ancora in carica o meno. I fatti. Il 1^ aprile si dimette per ragioni personali il presidente del collegio Cangemi. Il 14 dello stesso mese seguono le dimissioni di un altro componente, il dottor Quartararo, ma a seguito di ciò il collegio non può più operare perché mancante di due componenti su tre, per cui l’Ente gli chiede di posticipare le dimissioni, dopo che venga fornito il parere sul bilancio. Quartararo accetta la proposta ed assieme all’altro collega attende il documento contabile per esprimere il parere. “Inopinatamente” però- così scrivono- la segretaria
generale del Comune Pecoraro, comunica la decadenza dell’organo, per dimissioni di due revisori contabili.
La lettera alla Regione
La decisione della segretaria viene ritenuta però dai due revisori “errata ed in grave violazione del
principio di indipendenza del collegio, per l’improvviso cambio di orientamento dell’Ente.” E quindi scrivono all’assessorato regionale alle autonomie locali ritenendo di essere ancora regolarmente in carica,
visto che le dimissioni del dott. Quartararo sono state oggetto di revoca precedente all’ avvio dell’iter di revisione contabile. Per cui chiedono all’assessorato di sapere se sono ancora in carica, se bisogna avviare il procedimento per la sostituzione della presidente Cangemi o se l’organo è da ritenersi decaduto nella sua interezza.
L’opposizione
Le reazioni dell’opposizione non si sono fatte attendere. A puntare il dito è il capogruppo PD Giuseppe
Speranza che afferma: Ciò che più mi preme evidenziare è l’imbarazzante pantomima che vede protagonisti ancora una volta il segretario comunale e il collegio dei revisori. Il tutto mentre il nostro
Ente, unico in Sicilia, opera da mesi senza un bilancio di previsione e commissariato dalla Regione, con inevitabili ripercussioni negative sulla gestione del nostro martoriato Ente. Il consiglio comunale –
aggiunge- ha formalmente ricevuto le dimissioni del presidente del collegio in data 1 aprile.2025 ma è stato tenuto all’oscuro delle dimissioni del secondo componente avvenute in data 17 aprile, che nei
fatti ha determinato la decadenza del collegio dei revisori. Solo una settimana dopo, a mezzo Pec i consiglieri venivano informati della revoca delle dimissioni.” Ed ancora: “registriamo silenzio imbarazzante
tanto sulle dimissioni quanto sulla richiesta da parte dell’Ente di posticiparle. Appare del tutto evidente- incalza ancora- la natura quasi privata dei colloqui tra le parti, in barba alle più elementari norme sulla
trasparenza amministrativa che vedono il segretario comunale quasi del tutto estraneo al ruolo assegnato dalla legge perché non informare tempestivamente i consiglieri comunali sulla decadenza del collegio dei
revisori è un fatto gravissimo senza precedenti, la cui responsabilità – a mio parere- ricade tanto sul segretario comunale quanto sul presidente del consiglio” .
E si chiede infine “come può risultare credibile l’operato di funzionari che agiscono contravvenendo a tutte le norme sulla trasparenza e quali iniziative intende assumere il commissario ad acta alla luce dei fatti gravissimi che è doveroso denunciare pubblicamente.”