Il tragico destino di Matteo, a 13 anni aveva rischiato di morire in un incidente stradale
Leonforte - 20/08/2025
Matteo Ciurca, il quarantenne di Leonforte il cui corpo è stato ritrovato stamattina, dopo che ieri era stato travolto dal torrente Crisa, improvvisamente ingrossatosi a causa di una bomba d’acqua, era stato tra la vita e la morte, all’età di 13 anni a causa di un incidente stradale con un motorino sulla circonvallazione della cittadina dell’ennese.
La giornata insieme agli amici
Ciurca aveva lottato per settimane tra la vita e la morte ma alla fine aveva vinto la sua battaglia seppure quell’incidente lo aveva lasciato con una disabilità ad una gamba. Ieri a bordo della sua auto stava andando, insieme a Salvatore Rosano, meccanico, a dare da mangiare ai cani che Ciurca teneva in un appezzamento che aveva in zona. Sull’altra panda viaggiava Luigi Muratore, di professione infermiere al pronto soccorso di Leonforte, che ha un pescheto proprio in contrada Noce. I tre percorrevano giornalmente questa stradina che costeggia il torrente, quasi sempre secco durante l’anno, quando sono stati travolti da una piena improvvisa. Sia Rosano che Muratore sono riusciti ad uscire dalle macchine e a mettersi in salvo, Ciurca invece è stato trasportato dalla furia dell’acqua e del fango ed è stato trovato, solo stamattina, dai vigili del fuoco a due chilometri più a valle.
La sindaca di Agira
“Partecipo commosso al a dolore dei familiari di Matteo Ciurca . Al sindaco e alla comunità di Leonforte le più sentite condoglianze- scrive la sindaca di Agira, Maria Greco, paese della compagna della vittima. Intanto il sindaco di Leonforte, Piero Li Volsi ha annullato tutte le manifestazioni in programma per oggi, compreso il festival internazionale del folklore che sarebbe dovuto iniziare stasera.
Il dolore di Livolsi
“Ho dovuto dare la triste notizia ai familiari present sui luoghi e straziati dal dolore – scrive il sindaco sui social – ci stringiamo attorno alla famiglia per questa tragedia che ha coinvolto tutta la comunità”. Il corpo dopo l’ispezione che ha confermato la morte per annegamento è stato restituito alla famiglia mentre Salvatore Rosano è ancora ricoverato, in stato di shock, all’ospedale di Leonforte