Il brutale pestaggio, identificati 7 giovani, padre della vittima, “per fortuna mio figlio è vivo”

I carabinieri hanno identificato 7 dei giovani autori del brutale pestaggio ai danni di un 17enne ennese avvenuto nel piazzale di Buonriposo, a Calascibetta. All’appello ne mancano altri ma potrebbe essere una questione di tempo, poi l’autorità giudiziaria deciderà che tipo di provvedimento adottare.

I mozziconi di sigarette sul braccio della vittima

E’ stato possibile risalire ai responsabili, ma non si sa ancora se tra questi ci sono minorenni, grazie alle telecamere di sicurezza della zona ed alla testimonianza di chi si sarebbe accorto del pestaggio. La vittima è un giovane ennese ed è stato il padre, intervistato dal Tg3 Sicilia, a svelare altri particolari dell’aggressione ai danni del figlio che, oltre a prendere botte, è stato coperto da sputi, inoltre uno dei componenti del branco gli ha spento sul braccio un mozzicone di sigaretta.

“Hanno detto a mio figlio di non tornare perché è ennese”

“Non è stata – ha riferito il padre, Francesco Occhipinti – una zuffa tra ragazzi, mio figlio era da solo in compagnia di un’amica: massacrato e malmenato da 10 persone con cui fino a quel momento non aveva mai avuto alcuna relazione. Gli è stato detto di non tornare mai più a Calascibetta perché lui è ennese”.

Il padre della vittima non prova rancore verso quei ragazzi ma si ritiene fortunato perché il figlio è ancora in vita. “Contro questi ragazzi, io non ho nulla, anzi provo – dice il papà della vittima – pena per loro perché quando si uniscono solo allo scopo di picchiare un ragazzo è evidente che hanno dei problemi. Stanno male con loro stessi, forse sono in cerca di una giustizia sociale. Io e mia moglie ci siamo detti di essere fortunati perché nostro figlio è vivo”