Beni sottratti alla mafia, vertice in Prefettura per l’assegnazione

Nel cuore istituzionale di Enna, ieri, la legalità ha fatto un passo concreto avanti. La Prefettura ennese ha ospitato la Conferenza dei Servizi per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, un momento di confronto e programmazione che ha riguardato patrimoni sottratti alle mafie nei territori delle province di Catania, Caltanissetta, Enna, Messina e Siracusa.

L’iniziativa del prefetto

L’iniziativa è stata promossa dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), in sinergia con il Prefetto di Enna, Maria Carolina Ippolito. I lavori, presieduti dal Prefetto Maria Rosaria Laganà, Direttore generale dell’Agenzia, hanno visto la partecipazione dei Prefetti delle cinque province coinvolte, dei loro delegati, di rappresentanti della magistratura e delle Forze dell’ordine, della Regione Siciliana, dell’Agenzia del Demanio e dei sindaci dei Comuni potenzialmente destinatari dei beni.

I beni da assegnare

Nel corso della conferenza sono stati messi sul tavolo 108 beni complessivi – 28 immobili e 80 terreni – per un valore stimato di oltre 1 milione e 660 mila euro. Le manifestazioni di interesse presentate dagli enti locali saranno ora esaminate dal Consiglio direttivo dell’ANBSC, chiamato a deliberare la destinazione definitiva dei beni.

Un passaggio, come sottolineato dal Prefetto Laganà, che va ben oltre il dato numerico: l’assegnazione dei beni confiscati agli enti locali e alle realtà del Terzo settore rappresenta infatti «un segnale concreto di restituzione alla collettività», trasformando patrimoni illeciti in strumenti di sviluppo sociale e civile.

Durante l’incontro, l’Agenzia ha inoltre illustrato le procedure e le opportunità di accesso ai fondi regionali, nazionali ed europei destinati alla riqualificazione degli immobili, mettendo a disposizione degli enti locali un bando tipo per l’individuazione degli organismi del Terzo settore cui affidare la gestione dei beni.

Soddisfazione è stata espressa dal Prefetto di Enna, Maria Carolina Ippolito – ormai destinata a Matera mentre il suo posto sarà preso da Ignazio Portelli – che ha rimarcato il ruolo strategico delle Prefetture nel supportare l’azione dell’Agenzia e nel rafforzare una rete istituzionale capace di garantire un riutilizzo virtuoso dei beni sottratti alla criminalità organizzata.