Truffati cittadini di Piazza Armerina, Leonforte e Valguarnera pagarono bollette ad agenzia ora sparita
Enna-Cronaca - 19/03/2011
La Procura della Repubblica di Enna, delegando l’ufficio di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri, si sta interessando di una truffa a danno di tanti utenti che sono andati a pagare le loro bollette presso un ufficio di posta privata a Piazza Armerina, Valguarnera e Leonforte. Si parla di un danno che si aggira intorno ai duecento mila euro, mentre agli uffici della Procura le denunzie sono tantissime ed i denunziati hanno portato le fotocopie delle bollette pagate di acqua, soprattutto, del consumo di energia elettrica e del gas, bollette del telefono. Da una prima indagine pare che i titolari di questa posta privata con sede nei tre comuni avrebbero ricevuto il pagamento delle bollette, ma non li avrebbero girato agli enti interessati, mentre di contro le aziende che hanno erogato servizi, hanno continuato a sollecitare gli utenti a pagare le bollette pena il taglio del servizio. Una situazione molto complessa, anche per chi sta indagando e sta ricevendo quasi quotidianamente le denunzie nei confronti dei titolari di questa posta privata che nel 2009 aveva ricevuto delega da parte del Ministero delle Comunicazioni. Sembra che, ad un certo punto, gli uffici di Piazza Armerina, siti in via Carmine, sono stati chiusi ed i titolari spariti per cui gli utenti, che continuavano a ricevere i solleciti dalle aziende alle quali dovevano essere pagate le bollette, si sono presenti negli uffici della Procura della Repubblica per presentare denunzia contro i titolati dell’ufficio di posta privata. La denunzia è stata accompagnata dalla fotocopia della bolletta pagata ed anche dai solleciti che gli utenti hanno ricevuto da parte di AcquaEnna, Enel, Telecom e Enigas. I carabinieri che stanno svolgendo le indagini mantengono il massimo riserbo tenuto conto che si tratta di un’indagine molto delicata, che si tratta di un ufficio di posta privata, che gli utenti, sostanzialmente truffati, sono veramente tanti, senza contare che anche le aziende da mesi sollecitano gli utenti a pagare le bollette di loro competenza. I primi segnali della truffa si sono avuti a novembre. “Abbiamo cercato di avere dei chiarimenti – ha dichiarato F.F. di Piazza Armerina, che ha pagato una bolletta di acqua di 924 euro – ma non siamo mai riusciti a contattare il titolare dell’ufficio o gli impiegati ai quali avevamo pagato la bolletta”.
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L’avvocato Sinuhe Curcuraci, difensore del titolare dell’ufficio di posta privata di Piazza Armerina, al quale viene addebitata una truffa a danno di molti utenti, che erano andati nel suo ufficio per pagare le bollette dell’acqua, della luce e del gas, ha voluto precisare che “non vi è alcuna condotta penalmente rilevante che possa essere neppure in astratto ascrivibile al mio assistito”. Inoltre l’avvocato Curcuraci tiene a sottolineare che è assolutamente falsa la mera ipotesi che vi sia un ammanco di circa 200 mila euro, anche se qualche ente pare che abbia registrato bollette non pagate per circa 90/100 mila euro.”La cifra che inerisce i ritardi nelle registrazioni dei pagamenti – sottolinea l’avvocato Curcuraci – è molto meno rilevante, perché si tratta neppure del 25% della predetta somma. Detta circostanza è stata appurata dagli uffici di Polizia Giudiziaria che sono stati delegati dalla Procura della Repubblica ad effettuare le indagini ai quali è stato spiegato che, in realtà, vi è stata un congiuntura negativa per la quale vi sono stati diversi problemi nella gestione dell’attività economica dell’ufficio di posta privata diretto dall’assistito dell’avvocato Curcuraci , dei quali ve ne sono anche di natura tecnica ed informatica. “La ditta – dichiara l’avvocato Curcuraci – che aveva la gestione del servizio postale privato non solo sta facendo fronte a tutti gli impegni assunti ma ha altresì scoperto che molti dei pagamenti che si vorrebbero in ritardo sono di contro stati regolarmente eseguiti e solo contabilizzati in ritardo dai vari enti erogatori, vuoi acqua, energia elettrica ecc. per disguidi interni dei medesimi enti e non imputabili al servizio postale privato.
A breve i residui pagamenti ancora non regolarizzati saranno adempiuti con una certa tempestività proprio per cercare di chiarire la situazione, che appare piuttosto complessa”. Su questa vicenda sono stati molti gli utenti, specie di Piazza Armerina che si sono presentati presso gli uffici di Polizia Giudiziaria per presentare denunzia visto che dagli enti interessati avevano ricevuti solleciti per il pagamento delle bollette e gli stessi hanno portato le bollette con i pagamenti effettuati.