Troina: per le bollette della spazzatura, il postino bussa due volte

Troina. Ai 1800 utenti del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che non hanno presentato, entro il 31 marzo 2012, la domanda di adesione alla definizione agevolata della relativa tassa (tarsu) riferita all’anno 2006, stanno arrivando a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento gli avvisi di accertamento in rettifica. Per disciplinare la definizione agevolata della tarsu per gli anni 2006, 2007 e 2008, il consiglio comunale ha approvato un apposito regolamento con la delibera n. 36 del 4 giugno 2010. In un futuro non molto lontano saranno spediti gli avvisi di accertamento anche per la tarsu relativa agli anni 2007 e 2008. Tradotto dall’orrendo e contorto linguaggio burocratico, che capiscono in pochi, nella normale lingua italiana, che è comprensibile a tutti, quell’avviso intende dire ai 1800 utenti troinesi che devono pagare la tarsu del 2006 maggiorata del 75% di sanzione ai sensi dell’art. 70 del decreto legislativo n. 507 del 1993 perché non hanno aderito alla definizione agevolata del tributo. La sanzione sarà ridotta ad un quarto, vale a dire al 18,75 per cento, se l’utente presenterà al comune la formale domanda di adesione alla definizione agevolata entro 60 giorni dalla data in cui ha ricevuto l’avviso. Sono 4200 gli utenti troinesi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Questo significa che il 43 per cento degli utenti del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani non ha aderito alla definizione agevolata della tarsu per l’anno 2006. Può sembrare strano, ma è vero che tra questi 1800 utenti che non hanno aderito alla definizione agevolata della tarsu 2006 ce ne sono tanti che non hanno ritenuto di presentare al comune formale domanda di adesione perché avevano già pagato la tariffa di igiene urbana (tia) 2006 all’Ato Enna Euno. La cosa da fare subito è andare all’ufficio tributi del comune con la ricevuta di pagamento all’Ato rifiuti della tia 2006 per annullare l’avviso di accertamento in rettifica tarsu 2006. Quella tia 2006 che fu dichiarata illegittima da una sentenza del consiglio di giustizia amministrativa (cga) di Palermo perché determinata dall’assemblea dei sindaci e non dai consigli comunali dei 20 comuni dell’Ennese. Una complicata matassa che le diverse gestioni dell’Ato rifiuti succedutesi negli anni dal 2004 ad oggi lasciano ad altri che avranno l’ingrato compito di sbrogliare.

Silvano Privitera