Enna. A vuoto la vendita dell’Hotel Sicilia

Enna hotel-siciliaCom’era prevedibile la vendita dell’Hotel Sicilia all’unico imprenditore, Calogero Selvaggio, che ne aveva fatto richiesta, non si è potuta effettuare perché sull’albergo c’è un’ipoteca di circa due milioni di euro, che la società alberghiera Aiti ha speso per ristrutturare l’albergo, che aveva bisogno di interventi necessari non solo nel prospetto ma anche nelle camere. Ovviamente l’imprenditore ennese, che è anche proprietario dell’Hotel Federico II, apprendendo dell’ipoteca, ha preferito rinunziare. La dirigente della Provincia, Giuseppina Gatto e il notaio Grazia Fiorenza, prima di iniziare il discorso della vendita, hannoricevuto un pro-memoria dell’avvocato armerino Minacapilli, che comunicava l’esistenza di un’ipoteca di due milioni, soldi che la società Aiti ha speso per migliorare la struttura alberghiera. Era noto che la società Aiti aveva anticipato dei soldi e che li voleva restituiti oppure utilizzarli nel caso avesse fatto richiesta di acquistare per conto proprio l’albergo. Tra l’altro i proprietari della società pare che abbiano chiesto alla Provincia di utilizzare le stesse modalità che erano state usate nella vendita dell’Hotel Garden di Pergusa. La vendita è stata fissata in due milioni e 636 mila euro ed è anche probabile che la Provincia abbia messo questa somma per cercare di equilibrare il proprio bilancio, non tendendo conto proprio dei soldi impegnati dalla società per rendere l’albergo discretamente ospitale. Dalla Provincia si sostiene che alla società alberghiera Aiti era stato concesso un anno di tempo per fare richiesta di prelazione nell’acquisto dell’albergo, richiesta che non è stata mai fatta perché la società chiedeva di tenere conto, nella vendita, dei soldi anticipati. Sono state due le impugnative avanzate dalla società, una di queste ha dato ragione alla Provincia, la seconda è ancora in discussione presso il tribunale civile di Enna e non sarà una soluzione molto facile e breve. La società Aiti vuole acquistare l’albergo, ma per parteciparvi ufficialmente desidera che si tenga conto dei soldi che sono stati spesi per migliorarlo e renderlo accogliente. L’albergo si trova in pieno centro storico, ad un centinaio di metri dal Duomo ed ad un chilometro dal Castello di Lombardia. A questo punto la situazione si complica notevolmente e per evitare che i tempi si allungano, è necessario che le due parti si incontrino e chiariscano i punti più importanti della questione, in caso contrario il discorso si allungherà di molto ed è difficile che si trova una soluzione che sia condivisibili dalle due parti.