Valguarnera: via Crispi chiusa da oltre un anno, i residenti protestano

Via Crispi a Valguarnera, un’odissea, un tormento. Chiusa dal 4 maggio 2016, per degli immobili pericolanti, ancora non si riesce a trovare una soluzione per renderla agibile ai pedoni e al traffico automobilistico. Tutto ciò sta creando grave nocumento ai residenti che non sanno più a chi rivolgersi. Diverse infatti, le segnalazioni fatte al sindaco del Comune e ai vigili urbani ma senza ancora alcun risultato. Alcuni residenti hanno difficoltà ad accedere alle loro abitazioni, altri hanno i garages chiusi e costretti quindi a parcheggiare i propri veicoli negli angoli delle strade, lo stesso dicasi per i pedoni e i portatori di handicap, che devono districarsi e non poco nelle aree rese off limits. Via Crispi si trova nella parte alta del paese, tre- quattro traverse sopra via Vizzini, chiusa e poi riaperta a furor di popolo qualche mese fa per lo stesso motivo. “Non siamo cittadini di serie B e paghiamo le tasse regolarmente- segnalano in molti- desideriamo che il problema l’Amministrazione Comunale lo risolva al più presto possibile”. Sulla questione riceviamo una lettera da Angelo Bruno che pubblichiamo: “Dopo mesi e mesi di sollecitazioni per riaprire via Vizzini il problema persiste in un altro quartiere della città- afferma Angelo Bruno-. La storica via Crispi è chiusa con ordinanza sindacale dal 4 Maggio del 2016. Ormai è più di un anno che i residenti rimangono inascoltati dalle autorità e dall’amministrazione comunale non potendo più usufruire dei propri immobili. Una situazione paradossale quella dei residenti che sono stati completamente abbandonati da un sindaco e da un’amministrazione comunale forse non all’altezza del compito. Quella sulla viabilità dentro il nostro comune-incalza- sembra la continua lotta di don Chisciotte contro i mulini a vento. Segnalazioni, appelli, proteste, indignazione e pazienza, tutto serve a ben poco. Perché quando crolla una strada o un’abitazione disabitata e diventa pericolante, basta posizionare un bel cartello ed è tutto a posto. Possiamo affermare senza ombra di smentita che non c’è futuro per il nostro centro storico se si continua a non risolvere questi gravi problemi, che attanagliano la comunità e i cittadini che continuano a pagare le tasse nonostante i continui disservizi. Ancora una volta- conclude- fotografiamo due comunità diverse. Quella utilizzata dal sindaco per gli spot pubblicitari e quella abbandonata al proprio destino. Quella di serie A e quella di serie B”.

Rino Caltagirone