Colpo di coda del covid nel nicosiano atto V: la disfida politica. Prima nomination come personaggio dell’anno per il Sindaco Bonelli

E te pareva che non andava a finire in caciara? Ebbene sì, anche in un momento tragico che sta investendo il nostro territorio, altro che unità, ma guerra, insensata e quasi fanciullesca, è la parola d’ordine. Quest’atto V lo avremmo voluto dedicare scrivendo che tutte le indagini erano andate a buon fine, che si erano scoperti i responsabili. Che la comunità, puniti i responsabili ma non con una punizione “per veder scorrere il sangue” ma per ammonire che non si può scherzare con la salute, si è stretta ed ha superato questo momento di crisi ritrovando se stessa e il valore di famiglia allargata. E invece siamo qui a scrivere una pagina che rappresenta una vera vergogna della politica nicosiana perché è voluta entrare dentro la partita e al posto di richiamare all’alto senso di responsabilità si è messa a fare il gioco del “è stato prima lui”. Ma veniamo ai fatti. Riceviamo – nella giornata di ieri- un comunicato dai circoli nicosiani di Pd e Forza Italia, che in un certo senso rappresentano l’Opposizione in seno al Consiglio comunale. Una lettera ritardata perché in un certo senso sembra quasi, dopo diversi giorni dai fatti e dal clamore mediatico, che si sia limitata al suo compitino di opposizione, peraltro si basa non tanto sui fatti ma quanto su un attacco frontale al Sindaco. Analizzando e leggendo la lettera dell’Opposizione, sembra quasi che i veri all’Opposizione siamo noi perché nell’Atto II di questa ormai “tragedia” avevamo posto gli stessi identici quesiti e implicitamente lamentato le stesse carenze, non tanto per un interesse ad “andare contro” (in questo caso il Sindaco a tutto spiano), ma anzi per cercare di stabilire la verità perché in questo momento abbiamo bisogno di verità e non di mera lotta politica partitica. D’altro lato, ribadendo che ancora noi non abbiamo ricevuto risposte all’atto II, non possiamo neanche restare a bocca aperta dinnanzi alla risposta del Sindaco. Innanzitutto il modus, ovvero buttare la politica nei post di Facebook, cosa purtroppo ormai in voga anche a causa dei movimenti antipolitici del M5S e Lega, che prediligono la piazza nuda e cruda, il ring, il tatami, per poter dire peste e corna, dimenticando che -innanzitutto- non tutti hanno Facebook (e quindi restano fuori, loro fortuna in questo ultimo episodio, dalla vita politica) e che gli organi di informazione sono altri e la politica va espletata attraverso gli organi appropriati (offensivo rispondere ad un articolo via social, mancanza di educazione verso chi esercita la professione giornalistica). Questo è comunque un problema anche degli “organi” che si sono troppe volte prestati accondiscendenti e che quindi, come le prostitute, vengono utilizzati solo quando se ne sente bisogno. Fatta questa digressione, dobbiamo ancora bacchettare il Sindaco che ha avuto una pesante caduta di stile in quanto, in qualità di rappresentante democraticamente eletto, non può e non deve insultare l’azione di una parte politica, seppur avversa, con epiteti che non rendono merito alla comunità di Nicosia rappresentata (grande caduta di stile). Sappiamo bene che il momento è difficile e che gli animi sono bollenti. Ma non è questo ciò di cui ha bisogno il nostro territorio. La politica non è questo squallido teatro che, per ovvia correttezza, non è circoscritto al solo ambito nicosiano ma anche Nazionale. La politica è ben altro. È, innanzitutto, arte di governare la polis, e in quanto arte non può e non deve essere sporcata di volgarità. La politica è dialettica, non “sciarre”. La politica non è circensem in un’arena in cui si scontrano i gladiatori. La politica è testa, non pancia. La politica aiuta il popolo, lo corregge anche, non lo asseconda nel suo recondito desiderio dionisiaco del litigio. Siamo tutti sobbalzati dal disgusto dell’attacco a Capitol Hill perché abbiamo visto a quanto in basso si può spingere il popolo se non ha buone guide e se è assecondato nel suo desiderio di veder bruciare il mondo. Non ripetiamo nel piccolo, questo il nostro appello bipartisan, lo stesso errore. Perché ciò che ci ha distinto dalle bestie è il ragionamento e ciò che continua a distinguerci da loro è l’ordine che riusciamo a darci grazie al ragionamento. La politica deve mantenere quell’ordine (senza cadere nel “troppo ordine” del totalitarismo). La politica è, quindi, in primis unità (con i relativi “distinguo”). Noi ci auguriamo che quello che abbiamo visto in questi giorni non si ripeta più nè da parte dell’Amministrazione né da parte dell’Opposizione. Perché se proprio c’è una cosa “disgustosa, penosa e infantile” (parole usate dal Sindaco per attaccare la lettera dell’Opposizione), questa è da trovarsi nell’atteggiamento di ambo le parti.
P.S. non ce ne voglia il Sindaco di Nicosia (come dice Renzi: “capisco … nella cultura del Grande Fratello è difficile da accettare”), ma sarebbe gradito -a questo punto- un riscontro alle domande da noi poste nell’atto II, risposta che peraltro viene veicolata, se dobbiamo giocare a “chi ne ha di più” su una pagina Facebook (non è questo ovviamente il nostro spirito) con oltre 111mila iscritti tra fan e gruppo (da dove passano tutte le news del nostro portale), ben di più dei 5000 amici di un profilo. O questo suo post è anche rivolto a noi? Non abbiamo nessun interesse politico. L’unica cosa a muoverci è la volontà di capire dove sta la verità. Se ciò è infantile, disgustoso ecc. ecc., ce ne faremo una ragione.

 

Il primo cittadino nicosiano sarà valutato dall’oracolo di EnnaVivi – designazione che avviene attraverso un complesso meccanismo – per l’attribuzione del premio 2021 quale personaggio dell’anno, è già il primo papabile! E qui non vale che chi entra Papa esce Cardinale.  (link alla pagina: √i√i – personaggio dell’anno)


Articoli di riferimento:

Colpo di coda del covid nel nicosiano, atto IV: sanzionato il ristoratore di Nicosia per la festa del 20 dicembre

Colpo di coda del covid nel nicosiano (atto III)

Colpo di coda del covid nel nicosiano (atto II)

Colpo di coda del covid nel nicosiano