Psicologi, educatori, biologi, amministrativi, tecnici informatici chiamati a gestire l’emergenza Covid da eroi a scarti: manifestazione Cgil e Uil

Una numerosa delegazione di Lavoratori della Provincia di Enna impegnati durante la pandemia presso l’ Asp di Enna, parteciperanno alla manifestazione regionale indetta per oggi martedi 14 marzo dalla Funzione Pubblica della Cgil e della Uil.
Erano considerati degli eroi e dei santi durante la pandemia, oggi invece vengono considerati degli “scarti da buttare via” – ha dichiarato il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil di Enna Alfredo Schilirò.
Psicologi, educatori, biologi, amministrativi, tecnici informatici chiamati a gestire l’emergenza Covid nei mesi più bui della pandemia.
Il settore della Sanità pubblica in Sicilia ha visto negli ultimi anni, già prima della pandemia, un continuo depauperamento a causa dei tagli operati a livello nazionale e a processi di privatizzazione.
L’arrivo inaspettato della pandemia Covid-19 ha mostrato – dichiara Schilirò – tutta la fragilità del sistema sanitario regionale che comunque ha retto grazie all’immane lavoro portato avanti da tutto il personale in servizio e quello assunto in emergenza.
Il sindacalista, Segretario della Funzione Pubblica Cgil Ennese, ha ribadito che il sindacato si trova in prima linea accanto ai lavoratori precari e alle partita iva, chiedendo al Governo regionale una proroga per arrivare alla stabilizzazione anche attraverso l’avvio di concorsi pubblici così come prevede la Costituzione.




Quello del precariato nella sanità è un fenomeno molto diffuso già da molti anni, a causa del vincolo dei tetti di spesa e del definanziamento della sanità pubblica. Le aziende sanitarie provinciali, negli anni, hanno fatto ricorso a contratti di lavoro subordinato a tempo determinato o a contratti flessibili (co.co.co., collaborazioni autonome) per colmare carenze di organico tra tutte le figure professionali.
Scendiamo in piazza – conclude Schilirò – per una grande manifestazione che intende coinvolgere tutto il personale della sanità siciliana, i precari a cui il contratto è in scadenza, coloro ai quali è scaduto, i cittadini che chiedono che un servizio sanitario vicino al territorio e che dia risposte rapide e di qualità.