Gagliano, una mostra sui “tesori” della città

E’ in corso la mostra “Terra mater” al Macello Museo, voluta dall’assessore Alida Brazzaventre e dall’amministrazione comunale di Gagliano guidata dal sindaco Giuseppe Baldi, in collaborazione con la Proloco presieduta da Nicola Di Gesu, per rendere fruibile un bene artistico solitamente poco visibile.

Installazione all’ingresso di Gagliano

L’artista Gianfranco Vona, ennese di origine e gaglianese di adozione, ha realizzato un’installazione collocata nella rotatoria all’ingresso del paese, ma i bassorilievi non sono facilemnte osservabili in quanto l’opera è posta in un luogo di passaggio per le automobili. Proprio per rendere l’opera fruibile al pubblico, sono stati esposti al museo quattro calchi in gesso, che possono essere ammirati da vicino, e che rappresentano i simboli di Gagliano.

Pannelli che ritraggono i monumenti

Il titolo della mostra richiama le origini del paese e la sua storia economica recente. L’agricoltura è la principale attività rappresentata da quattro ninfe che simboleggiano l’allevamento, la produzione vitivinicola, il grano come fonte di vita e la produzione del miele. Ogni pannello ritrae un monumento di Gagliano: la chiesa Madre, la chiesa Sant’Antonio e la Rocca. Tra i paesaggi agresti spiccano i volti di alcuni personaggi storici di Gagliano: Enrico Mattei, Filippo Lo Giudice, l’arciprete Giuseppe Grippaldi e Cataldino Abramo. Tre donne si muovono formando un vortice e rappresentano l’emancipazione femminile.

Nei pannelli si raffigura inoltre l’imprenditoria industriale e l’appartenenza del popolo gaglianese alla figura religiosa di San Cataldo. Al museo si espongono anche le sculture antropomorfe dell’artista Rosario Masciarò e il mezzobusto di Enrico Mattei realizzato da Vona. La mostra “Terra mater” è visitabile tutti i sabati e le domeniche dalle 18,30 alle 21, fino al 10 settembre.

Valentina La Ferrera