I funerali di Alex, folla in chiesa, la fidanzata, “ti amerò per sempre”

Un dolore straziante. Tutti come impietriti, attoniti, affranti, davanti a quella bara di noce avvolta dal
tricolore. Due ali di folla straripanti hanno dato l’ultimo saluto ad Alex, il giovane 26enne, perito
tragicamente sabato scorso a seguito incidente di moto.
Una chiesa piena all’inverosimile, familiari, amici e semplici conoscenti a piangere il giovane motociclista.

Presente delegazione militare

A celebrare le esequie Don Mariani, padre cappellano del 24^ reggimento artiglieria peloritano. Presenti pure una folta delegazione militare composta da alti ufficiali, sottufficiali e militari semplici dell’esercito di stana a Messina, comandati dal colonnello Umberto Curti. Alex infatti era da circa un anno un militare in servizio presso il comando di Messina. Sobria la cerimonia. Presenti alla cerimonia tutta la famiglia, la mamma Rosetta, i fratelli e le sorelle, la fidanzata Martina. C’erano anche i carabinieri di Valguarnera.

L’omelia di don Mariani

Ad officiare l’omelia don Mariani: “ Oggi- ha detto il giovane cappellano- non avrei voluto
essere qui a celebrare le esequie di Alex. Un momento tremendamente buio per tutti noi e la città di
Valguarnera. Non sto oggi qui a cercare il senso di quanto avvenuto, perché non lo troviamo. L’immagine
che vorrei però consegnare a tutti, la cerco per ognuno di noi e voglio immaginarla come una scintilla che si accende all’improvviso e che si illumini tutto d’un tratto nel cielo. Chiedo a tutti di fermarci un’istante ed invece provare a riprodurre proprio quell’immagine, la più bella, che abbiamo vissuto con Alex in questa scintilla ed offriamola al Signore, dicendogli eccola questa è l’immagine che ti consegniamo”.

Le parole della fidanzata

Commoventi le parole rotte dalla commozione della giovane fidanzata Martina: “Sei stata la mia luce nel buio caro Alex. Il destino crudele ci ha separati. Non dimenticherò mai gli attimi vissuti assieme. Ma dimmi? Era tempo di morire questo? Te ne sei andato senza dirmelo, senza farmi un cenno, ma qualche presagio almeno potevi darmelo, o no. So che in questo momento stai ridendo, ma io non voglio crederci, dimmi che non è vero, non riesco a crederti chiuso in quella bara. Come farò adesso senza di te? Come farò a vivere senza il mio angelo custode che mi seguiva e mi consigliava in tutto? Non lo so se ci riuscirò, so soltanto che ti terrò nel mio cuore e ti amerò per sempre”.

Picchetto d’onore

All’uscita dalla Chiesa picchetto d’onore dei militari dell’esercito di stanza a Messina per rendere onore ad Alex accompagnato da un nugolo di colombe volate in cielo per seguire Alex e consegnarlo forse, ad un aldilà migliore. Alex Lombardo se n’è andato via per sempre all’imbrunire di sabato volando via in cielo come un angelo, con tutti i sogni di un ragazzo, riposti definitivamente in uno scrigno dei ricordi. Una vita spezzata per sempre, come una folata di vento che spazza via tutto in un nano secondo, speranze, illusioni, disillusioni, aspettative di vita migliori.

Il tragico incidente

Era a bordo della sua Kawasaki, con la quale si stava recando a Piazza Armerina, quando una caduta rovinosa, in zona ronza, probabilmente anche a causa di una velocità sostenuta, lo ha portato via per sempre. Poco prima del fatale appuntamento, si era incontrato in paese con i suoi amici di sempre, sorridente e sempre affettuoso.

La morte della sorella

Una decina di anni fa un altro lutto in famiglia, la sorella di Alex Ilenia, poco più che ventenne, si era schiantata con la sua auto contro un muro ad una decina di chilometri da dove è morto Alex. Una strada dannata la 117 bis e la SP4, in cui si contano decine di croci.

Rino Caltagirone