Mafia, truffa all’Unione europea, sequestrato un agriturismo

La Direzione investigativa antimafia su delega della Procura europea con sede di Palermo ha eseguito il sequestro di un agriturismo dotato di camere per ospitare i clienti, emesso dal Gip del Tribunale di Enna. La struttura, che si trova nell’Ennese è riconducibile ad di una donna, legata da rapporti di parentela con appartenenti alla criminalità organizzata peloritana, ritenuta responsabile del reato di truffa aggravata ai danni dell’U.E.

Il sequestro ad ottobre

La stessa era stata già raggiunta da analogo sequestro lo scorso ottobre in seguito all’attività di verifica da parte della Dia nei confronti di un elenco di società controindicate all’ottenimento di contributi pubblici, ma che avevano richiesto l’accesso ai finanziamenti del decreto “Cura Italia”. Allora la somma indebitamente percepita e di conseguenza “sottoposta a vincolo” è stata pari a circa 245 mila euro.

Le indagini

Le successive indagini hanno evidenziato come, al fine di ottenere il riconoscimento di benefici economici di cui al Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (F.E.A.S.R.), l’indagata avrebbe indicato nelle fraudolente “Domande Uniche di Pagamento, relative agli anni 2016-2021, la disponibilità di superfici agrarie di cui non poteva legittimamente disporre, riuscendo ad ottenere dall’Ag.E.A. ulteriori finanziamenti pari a circa 405.000 euro, oggetto della misura cautelare patrimoniale.