Ferrovie, i tagli dei fondi, Venezia, “indifferenza dei deputati siciliani”
Enna-Provincia - 08/12/2023
Duro affondo del parlamentare regionale del Pd, Fabio Venezia, nei confronti della deputazione nazionale siciliana a seguito delle notizie relative al rischio per la realizzazione dei lavori sulla rete ferroviaria a causa del taglio dei fondi del Pnrr. Nei giorni scorsi, la senatrice del M5S, Ketty Damante, ha sollevato l’allarme: “Molti dei lavori che dovevano essere finanziati, come la Caltanissetta Xirbi-Lercara e la Enna Caltanissetta-Xirbi, sono stati cancellati”.
Venezia, “schiaffo alla Sicilia”
“La rimodulazione del Ministro Fitto dei fondi del PNRR rappresenta l’ennesimo schiaffo al sud e alla Sicilia da parte di un Governo che è a trazione nordista nella più totale indifferenza dei parlamentari siciliani della maggioranza”
“L’Autonomia differenza, l’accentramento della gestione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e i tagli del PNRR sono la conferma di una visione coloniale della Sicilia da parte del centrodestra” aggiunge il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia.
Quali sono i lavori
Gli interventi, in merito alla tratta Caltanissetta-Enna, consistono nella realizzazione di 27 chilometri di nuovo tracciato in variante rispetto alla linea attuale, con circa 3 chilometri di viadotti e 4 gallerie per 20 chilometri totali. Il progetto prevede anche il rinnovo della stazione di Caltanissetta Xirbi e la realizzazione del posto di movimento di Villarosa.
L’allarme della Cisl
Sulla questione è anche intervenuta la Cisl, molto preoccupata per queste notizie. “Alcune importanti città delle nostre province da tempo sono state private della mobilità ferroviaria – aggiunge Carmela Petralia – il processo evidentemente non è destinato a fermarsi se a farne le spese saranno tratte strategiche e fondamentali come la Enna – Caltanissetta Xirbi e la Lercara – Caltanissetta Xirbi. Queste scelte sono da contestare perché aggravano la situazione in territori già disagiati che assistono impotenti al fenomeno dello spopolamento”.
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